HOME
CHI SIAMO
STORIA
PROGETTI
ARCHIVIO
CONTATTI
ENG
“Costruire le idee, progettare l’esperienza”: perché le idee non si improvvisano, ma si creano come le grandi opere, passo a passo con razionalità; perché l’esperienza non si inventa, ma si programma con le conoscenze acquisite per soddisfare le aspirazioni del futuro”.
Recchi Ingegneria e Partecipazioni S.p.A. è la holding di partecipazioni e servizi nel settore dell’Engineering e del Project & Construction Management nata nel 2003 dall’esperienza maturata in cinque continenti dal Gruppo Recchi Costruzioni Generali. Da oltre ottant’anni Recchi significa cultura delle costruzioni, affidabilità, professionalità e capacità di gestione esecutiva e finanziaria di complesse iniziative infrastrutturali e immobiliari. Questi i fattori qualificanti che Recchi Ingegneria e Partecipazioni S.p.A. esprime oggi nella proposta dei propri servizi.
La strategia operativa di Recchi Ingegneria e Partecipazioni S.p.A è costituita dallo sviluppo di un network integrato di società specializzate nella fornitura di servizi nei diversi ambiti dell’Engineering e del Project & Costruction Management. La rete di competenze, le risorse umane rappresentate da centinaia di tecnici specializzati e l’applicazione delle più efficienti strategie di project control, producono un sistema pianificato per lo sviluppo completo del progetto, dall’ideazione all’esecuzione, assicurando al cliente univocità di responsabilità e garanzie di risultati.
Costruire le idee e progettare l’esperienza sono gli obiettivi con cui la holding opera nel presente per realizzare il futuro.
RecchiEngineering s.r.l. è la società di Engineering Management esperta nel campo della progettazione e direzione lavori per grandi costruzioni e infrastrutture in Italia e all’estero. Opera principalmente nel settore dei trasporti, dell’edilizia, dell’urbanistica, della sostenibilità, della pianificazione territoriale e ambientale.
Proger S.p.A è oggi una delle maggiori realtà italiane nel campo dei servizi di ingegneria integrata per il territorio e di Project & Construction Management, capace di sviluppare progetti innovativi di grandi dimensioni e seguire l’intero ciclo di realizzazione.
Le origini della Recchi Ingegneria e Partecipazioni risalgono al 1933 con la nascita a Torino dell'Impresa di Costruzioni Ing. Enrico Recchi. Nel primo periodo di attività, segnato nel 1939 dalla morte del fondatore e dall’ingresso del fratello Giuseppe Recchi, l’impresa si dedica alla realizzazione di opere civili in Italia, specializzandosi nella costruzione di impianti per la produzione di energia elettrica e grandi infrastrutture pubbliche.
Superati gli anni difficili della guerra, la società partecipa alle politiche nazionali di ricostruzione e di sviluppo postbelliche adoperandosi nella costruzione di nuove centrali idroelettriche, una rete autostradale nazionale efficiente (i viadotti dell’autostrada Torino-Savona e della Roma-Milano) e grandi infrastrutture (i ponti ferroviari sui fiumi Po, Orco e Stura e le dighe di Ponte Vittorio e sul lago Eugio).
Nel 1952 viene realizzato il primo impianto all’estero, la centrale idroelettrica del Ladhon in Grecia. Negli anni cinquanta, grazie all’esperienza acquisita nel campo della costruzione, e a una maggiore capacità operativa, l’impresa si apre al mercato internazionale. La costituzione nel 1959 della Recchi S.p.A. Costruzioni Generali segna un’importante tappa nell’evoluzione dell’azienda, caratterizzata da una costante apertura verso nuovi committenti in tutto il mondo e in particolare nei paesi emergenti.
Appartengono a questo periodo, tra altri, l’impianto idroelettrico di Koka in Etiopia, l’impianto di Akosombo sul fiume Volta in Ghana, il ponte sul Nilo Shambat a Khartoum per la Repubblica del Sudan, le strade del Nilo Azzurro, di Lekempti-Gimbi e di Bedelle Gore in Etiopia e la strada Mwanza-Musoma in Tanzania.
Nel periodo della ricostruzione postbellica, la società si dedica all’utilizzo di sistemi di prefabbricazione integrale mediante la messa a punto di proprie tecnologie (sistemi Tunnel e Banches-Tables) e grazie all’acquisizione di brevetti internazionali (Tracoba). Programmazione accurata, razionalizzazione della produzione, solidità ed affidabilità costruttiva, rapidità di esecuzione ed economicità di prezzi, sono i fattori che qualificano gli interventi di edilizia industrializzata di questi anni: il vasto programma a Tripoli in Libia, l’ospedale S. Paolo di Addis Abeba in Etiopia, e in Italia l’ampliamento del quartiere Falchera a Torino oltre a diverse opere di edilizia industriale e scolastica.
Negli anni sessanta, grazie all’esperienza maturata nel campo della prefabbricazione pesante, la società espande i suoi settori di attività alla costruzione di complessi industriali. Appartengono a questo periodo gli stabilimenti FIAT di Rivalta, Cassino e Villastellone, le fonderie FIAT di Carmagnola, il complesso per il deposito veicoli di Venaria, lo stabilimento Grandi Motori di Trieste, lo stabilimento Pininfarina di Torino, il Quarto Centro Siderurgico di Taranto e lo stabilimento siderurgico di Milazzo. All’estero sono realizzate la cementeria di Addis Abeba in Etiopia e la raffineria Dar es Salaam in Tanzania. Tra il 1961 e il 1965 l’impresa realizza la centrale termoelettrica nucleare “Enrico Fermi” di Trino Vercellese (VC).
A partire dagli anni ottanta, per competere con la concorrenza internazionale, la società potenzia le proprie strategie manageriali rivestendo sempre più il ruolo di “general contractor”. Attiva anche nel campo della difesa ambientale, porta a termine l’impianto di depurazione per la bonifica del Golfo di Salerno. Nel settore delle infrastrutture realizza il potenziamento del Nodo Ferroviario metropolitano di Torino, la Metropolitana di Milano e la Linea Tramviaria Rapida di Napoli. Tra le opere edili, il World Trade Center di San Benigno a Genova, la sede del CNR di Firenze, il Palazzo di Giustizia di Torino, e la sede della Banca d’Italia a Frascati (RM). Nel 2003, sotto la presidenza di Claudio Recchi, con l’obiettivo di potenziare la gestione integrata dei grandi progetti nazionali e internazionali, nasce la holding di servizi Recchi Ingegneria e Partecipazioni. Nel 2006 Recchi è Main Sponsor dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, e realizza il Nuovo Stadio Olimpico torinese. Nel 2005 vince il concorso internazionale per l’ampliamento e recupero del Museo Nazionale dell’Automobile, inserito nel 2013 dal quotidiano inglese The Times, tra i migliori 50 musei al mondo.
Gli anni settanta segnano un periodo di nuova espansione verso il mercato internazionale, con la realizzazione di opere in Francia, Spagna, Algeria, Libia, Kenya, Sudan, Ghana, Tanzania, Somalia, Zambia, e poi con l’apertura sotto la guida di Enrico Recchi, ai paesi dell’America Latina, Argentina, Colombia, Ecuador, Repubblica Dominicana.
Negli anni ottanta, Recchi riceve due volte il prestigioso Ingersoll-Rand, premio internazionale del settore delle costruzioni, prima nel 1981, per la costruzione del ponte stradale sul Nilo Bianco a Kosti (Sudan), divenuto simbolo della banconota da venti piastre della Bank of Sudan, poi nel 1989, per il grandioso impianto idroelettrico di Karakaya sul fiume Eufrate in Turchia. Nel 1987 con la fondazione della Recchi America Inc. la società entra nel mercato statunitense. Qui realizza il ponte stradale Acosta sul fiume St. Johns a Jacksonville in Florida, il ponte sul canale Chesapeake a Delaware, la metropolitana sopraelevata People Mover di Miami, oltre a diversi edifici pubblici e residenziali.
Nell’era della globalizzazione la holding, attraverso le sue partecipate, si apre ai nuovi mercati del continente asiatico, con progetti negli Emirati Arabi Uniti, e con opere infrastrutturali in Kazakistan, Cina e Russia. In ambito nazionale partecipa alla realizzazione del nuovo Headquarter di Intesa Sanpaolo a Torino su progetto dello studio Renzo Piano Building Workshop, del padiglione Italia per l’Expo 2015, e si occupa di grandi programmi di riqualificazione e trasformazione urbana. Nel 2012 vince il concorso internazionale per la realizzazione di V200, l’ambizioso progetto di lunga durata avviato dalla Città di Torino, che interesserà la trasformazione del quadrante nordest della città nei prossimi venti anni.
L’Archivio Storico Recchi conserva il patrimonio documentario relativo all’attività svolta dalla società fin dagli anni della sua fondazione.
Depositati presso la sede della holding, ordinati e inventariati, grazie a un progetto di valorizzazione e riordino dell’archivio iniziato nel 2009, i documenti affermano l’interesse dell’azienda nel testimoniare le innovazioni del settore delle costruzioni, le trasformazioni del territorio antropizzato, e i cambiamenti sociali e culturali che ne derivano. Fotografie, pellicole, progetti che narrano la storia di un’impresa torinese, una storia internazionale, lunga oltre 80 anni, capace di raccontare il progresso italiano nel Novecento.
L’Archivio Storico Recchi ha sede in via Montevecchio a Torino, all’interno della Casa Custoza Recchi, l’edificio commissionato dall’impresa agli architetti Aimaro Isola e Roberto Gabetti negli anni sessanta. Il patrimonio documentario consta di circa 50 metri lineari tra volumi, documenti cartacei, microfilm, fotografie e pellicole. La sezione fotografica, conserva oltre 5000 fotografie, tra diapositive, negativi, provini e lastre, scattate da fotografi professionisti, da Riccardo Moncalvo a Gabriele Basilico.
La sezione cinematografica dell’Archivio Storico Recchi comprende filmati sulla realizzazione delle opere, interviste, produzioni a carattere commerciale e culturale, e documentari narrativi realizzati con il contributo di interessanti esponenti della cultura cinematografica. Di particolare interesse il documentario dell’artista giapponese Koji Miyazaki, sulla realizzazione dell’impianto idroelettrico di Karakaya in Turchia, più volte premiato dalla cinematografia d’impresa internazionale.
Nel 2012, a testimonianza della qualità ed eccezionalità delle pellicole, in partnership con l'Archivio Nazionale Cinema d'Impresa (ANCI), Recchi ha avviato un programma per la digitalizzazione di oltre 250 filmati, ora disponibili in versione digitale su Cinemaimpresatv, canale youtube del Cinema di Impresa.
Nel 2014 una selezione dei filmati provenienti dall’Archivio Storico Recchi, è stata inserita nel film del regista Davide Ferrario, La zuppa del demonio, un documentario sulla storia del progresso italiano nel Novecento presentato in occasione della 71° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Per informazioni sull’Archivio Storico Recchi scrivici qui
T + 39.011.506.9519
F +39 011.506.9535
>
top
Recchi Ingegneria e Partecipazioni s.p.a
Via Montevecchio, 28
10128 Torino
T + 39.011.506.9519
F + 39.011.506.9535
Capitale sociale: € 1.000.000,00
Reg. Imprese n. 07815560011
REA n. 923611
C.F. e P.I. 07815560011
Il testo di questa pagina è distribuito sotto licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported.
>
top